Avevi in corso una rateazione con Equitalia e non sei riuscito a rispettarla? Fino al 20 ottobre prossimo, potrai usufruire della possibilità di tornare a pagare il tuo debito ratealmente senza dover corrispondere tutte le rate arretrate.
I prezzi di trasferimento nei gruppi multinazionali
Il tema delle transazioni commerciali all’interno dei gruppi societari è sempre al centro del dibattito fiscale, anche alla luce della recente sentenza della Cassazione che ha incluso nella disciplina del trasferimento anche i finanziamenti infruttiferi infragruppo.
Sul piano normativo, l’articolo 110 comma 7 del Tuir, al fine di evitare il trasferimento di utili da un’impresa residente a una non residente all’interno dei gruppi multinazionali, dispone che le operazioni tra le imprese devono essere poste in essere al valore normale.
Il work for equity, opportunità per le startup innovative
Fin dalla sua introduzione con il Decreto Crescita 2.0, l’obiettivo del work for equity è stato quello di consentire alle startup innovative di beneficiare di forme alternative di remunerazione delle prestazioni professionali qualificate (consulenti esterni, fornitori di opere, servizi, prestazioni intellettuali, ecc), indispensabili per il successo del progetto imprenditoriale innovativo, nelle prime fasi dell’attività d’impresa, per loro natura caratterizzate da limitate disponibilità finanziarie.
I prestiti infruttiferi infragruppo soggetti al transfer pricing
La disciplina sui prezzi di trasferimento si applica anche ai finanziamenti infruttiferi infragruppo, che sono prassi sovente nei gruppi societari, soprattutto laddove vi è la necessità di sostenere le fasi di startup di una controllata operante in un diverso paese.
Startup innovativa senza notaio, si parte!
Dopo mesi di attesa per i tanti startupper non disposti a sostenere oneri notarili di costituzione, e numerose indiscrezioni che circolavano tra gli addetti ai lavori, ora è finalmente possibile costituire una start up innovativa nella forma della Srl senza recarsi dal notaio. Dal 20 luglio basta la solo firma digitale dei soci per la redazione del modello standard e l’invio on line alla piattaforma dedicata startup.registroimprese.it
Finto contratto di locazione ad uso turistico. Cosa fare?
Capita di vedere applicati contratti di locazione di immobili ad uso turistico in fattispecie che nulla hanno a che vedere con l’affitto connesso a periodi brevi in località di villeggiatura. Ciò a tutto discapito dei conduttori, poiché tali contratti prevedono durate molto limitate.
Brexit, per le multinazionali direttiva madre-figlia al tramonto
Tra i temi più caldi di cui si sta discutendo in queste ore in ambito fiscale a seguito della Brexit c’è quello della direttiva “madre-figlia” per i gruppi multinazionali. Di cosa si tratta? In sostanza, tale direttiva comunitaria consente di non pagare la ritenuta fiscale se è la società “figlia” a distribuire il dividendo nel Regno Unito, ove a sede la società “madre”. Tale agevolazione prevista tra i Paesi aderenti all’Unione non potrà più essere applicata nel caso della Gran Bretagna, con la conseguenza che il risultato fiscale sarà penalizzante per i gruppi multinazionali operanti nel Regno Unito.
Società e compensi agli amministratori, è bene uniformarsi alle recenti sentenze
Il tema del compenso agli amministratori nelle società è da sempre oggetto di dibattito, sia in ambito fiscale che civilistico. Sul punto, due interessanti sentenze cui è bene fare riferimento al fine di evitare il rischio di contenziosi. Andiamo con ordine.
Compensi indeducibili senza il voto in assemblea. La Corte di cassazione con l’ordinanza n. 11779 depositata in data 8 giugno 2016 ha confermato il principio secondo cui sono indeducibili i compensi agli amministratori che non sono stati espressamente approvati dall’assemblea dei soci.
Trasferire la propria azienda all’estero. Attenti alla “exit tax”
Trasferire la residenza fuori dallo territorio nazionale comporta l’emersione dei valori aziendali latenti con la conseguenza diretta della tassazione in capo all’ente che “esce” dallo Stato italiano. Tuttavia, in ambito europeo sono stati predisposti dei rimedi specifici al fine di evitare violazioni di uno dei principi fondanti l’Unione: la libertà di stabilimento.
Stop ai versamenti Irap per professionisti e piccoli imprenditori. Ecco come
La sentenza della Cassazione 9451/2016 di recente emanazione ha stabilito che il professionista, l’artista o l’imprenditore individuale che impiega un solo collaboratore che esplica mansioni di segreteria o meramente esecutive non è obbligato a pagare l’Irap.
Per quanto la sentenza in esame tratti il caso di un professionista, essa espressamente si estende ai piccoli imprenditori, quali ad esempio agenti di commercio, promotori, piccoli commercianti e artigiani, i quali, già in passato, ottennero dalla Cassazione di essere considerati quali “lavoratori autonomi”, da trattare, ai fini Irap, alla stessa stregua dei professionisti.